La storia teatrale del "Servitore di due padroni" cominciò con un canovaccio adattato al corpo e alle fantasie di un attore. Goldoni lo scrisse per Antonio Sacco e per la sua compagnia. Nacque così una commedia con pochi moralismi e indifferente ai programmi di riforma. La revisione testuale di quel copione lascia intravedere, dietro gli stucchi del restauro per la stampa Paperini (1753), i lampi di un'invenzione scenica i cui riflessi sono giunti fino al nostro secolo grazie agli allestimenti di Giorgio Strehler e all'arte dei suoi arlecchini Marcello Moretti e Ferruccio Soleri. Introduzione di Siro Ferrone.
AUTORE | Carlo Goldoni |
DATA | 2011 |
DIMENSIONE | 8,31 MB |
Piccolo Teatro Grassi dal 23 maggio al 9 giugno 2019 Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, regia Giorgio Strehler messa in scena Ferruccio Soleri, con la collaborazione di Stefano de Luca scene Ezio Frigerio, costumi Franca Squarciapino luci Gerardo Modica, musiche Fiorenzo Carpi movimenti mimici Marise Flach, scenografa collaboratrice Leila Fteita
Nella commedia Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, Truffaldino rappresenta il personaggio principale.. Caratteristiche. Al centro della commedia, indispensabile fin dal titolo, c'è Truffaldino, il servo povero e tormentato dalla fame e dall'ingordigia, che lotta per sopravvivere e il cui scopo è servire per due per mangiare per quattro.
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